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L’ora di religione 2

agosto 13, 2009

Invece di proseguire sull’onda del gran polverone sollevato nei giorni scorsi, promettendo il bombardamento del Tar con coppie di F-16, i parlamentari del PDL e la CEI dovrebbero dirci cosa ne pensano della proposta di Massimo Cacciari: ora di religione obbligatoria in tutte le scuole, ma con professori scelti sulla base di titoli e concorsi e non più per volere della Curia. Magari il dibattito ne guadagnerebbe. 

4 commenti leave one →
  1. Luca permalink
    agosto 13, 2009 14:10

    Il dibattito ne guadagnerebbe e la gente capirebbe meglio e di più il vero nodo della discussione, ma non è questo quello che vogliono. Alzare il polverone contribuisce ad aumentare la confusione e a far passare agli occhi degli inebetiti dalla TV la Chiesa come una povera vittima dei laicisti.

  2. emi permalink
    agosto 13, 2009 15:18

    Non condivido per niente l’opinione di Cacciari ne’ il suo paragone tra musica e religione: la musica è un linguaggio universale la religione no, la musica unisce la religione spesso no, e potrei continuare… Non c’è bisogno di sapere chi è Gesù, Maometto o Budda più di Garibaldi o Manzoni o M. L. King per essere una persona con dei principi morali e dei valori universali, appunto. Io sono per l’eliminazione della religione da tutte le scuole di ogni ordine e grado: all’educazione dello spirito religioso deve pensare la famiglia non lo Stato.

  3. sim0n3 permalink*
    agosto 13, 2009 16:16

    @Luca – il polverone contribuisce anche a raccattare i voti cattolici persi per le scappatelle del Papi, aggiungo io.

    @Emi – Beh effettivamente il paragone fra musica e religione è un po’ troppo forzato. Sul resto secondo me non ha tutti i torti: la religione diventa una materia vera e propria, ma i professori non sono più scelti dalla curia. Fermo restando che chi vuole può comunque esentarsi. Anch’io non ritengo la religione una materia scolastica, ma in un paese come il nostro pretendere addirittura di vederla fuori dalle scuole non si può. Per ciò quello di Cacciari mi pare un buon compromesso.

  4. emi permalink
    agosto 13, 2009 16:46

    Se diventa una materia non puoi esentarti, andrà a far parte della valutazione, può essere materia d’esame nelle scuole primarie e i professori di religione possono influire con i loro voti. Che fanno gli atei, i musulmani e i buddisti? E se fosse possibile chiedere l’esonero che alternative, non discriminanti, avrò? Un mio collega direbbe:”… e tu la fai facile!” Penso che Cacciari abbia lanciato una provocazione ma come finirà? Finirà che ai bambini italiani, cinesi e musulmani toccherà recitare il Padre Nostro e pure in dialetto (due piccioni con una fava) prima di cominciare le lezioni.

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