Come faccio poi a prendermela con la Chiesa?
La scelta del Pd di Udine di boicottare la campagna anti-omofobia promossa dall’Arcigay è degna del miglior Bagnasco. Qualche tempo fa, ricordo, circolava una stronzata megagalattica sul Pci, che attribuiva il suo calo di consensi alla fine degli anni ’80 e quindi la sua morte, al cambiamento del target da difendere: dagli operai, agli omosessuali. Come se proteggere i gay dall’attacco indiscriminato e quotidiano che ricevevano e ricevono tutt’ora sia una colpa. Chi ha messo in giro questa storiella (e chi continua a ripeterla a distanza di anni), tuttavia, non sapeva (non sa) che il Pci in alcune sue componenti era un partito bigotto come e forse più di un’associazione cattolica. La vicenda di Pier Paolo Pasolini è lì a testimoniarlo. A Bersani e all’attuale segreteria è stato rimproverato da più parti di dimenticare il nuovo che avanza, di guardare troppo al passato e di voler, perfino, rifare il Pci. Magari, mi verrebbe da dire. A patto che di quel partito e di quella storia si prendano la popolarità, la vicinanza alle questioni della famosa ggente con due “g” iniziali e, perché no, anche il tanto vituperato apparato di partito, ma se ne lascino altre, come il bigottismo appunto, a chi con il bigottismo è costretto dai propri precetti religiosi e morali o dalla linea del proprio partito a viverci tutti i giorni, credendolo anche giusto e legittimato.